Frank e il Piano C
Il Piano C non va preso alla leggera, nasconde insidie ed è molto difficile da attuare e cosa più importante secondo Frank, non è anticipato da nessun Piano A o B.
Quando si rimane senza indizi, ma si riesce a circoscrivere il numero di sospetti (o “papabili” come dice Frank) allora la carta vincente che rimane è quella del Piano C. Detto anche Piano a Caso visto che si sceglie tra i sospetti quello che sembra il più messo male e si decide di fargli credere, via sottili menzogne o bigliettini insidiosi, che oramai si sa la verità ed è inutile nascondersi.
Ma funziona?
Alcune volte sì ed altre no; non da la certezza del risultato pieno dato che è come “lanciare un petardo nel buio”, ma se si sono fatti bene i calcoli sulla psicologia dell’individuo in questione si possono ottenere risultati insperati.
E’ proprio questo Piano che Frank ha deciso di attuare, nonostante i pareri avversi di chi gli sta accanto. La probabilità di riuscita è del 50% – non ci sono garanzie e non ci sono rimborsi. Frank ci mette la sua faccia, si espone al pericolo, non bada alle conseguenze e non gliene frega niente. Se riuscirà sarà un’altra personale vittoria, se fallirà dovrà ricominciare tutto da capo.
-
Archivi
- dicembre 2009 (1)
- ottobre 2009 (1)
- giugno 2009 (1)
- aprile 2009 (1)
- marzo 2009 (2)
- febbraio 2009 (3)
- gennaio 2009 (8)
-
Categorie
-
RSS
Entries RSS
Comments RSS